Albo n.ro 1 di Diabolik - disegnato da Angelo Zarcone
FUMETTI – Il mondo del fumetto italiano è ricco di storie affascinanti e misteriose, ma poche sono avvolte da un alone di enigma come quella del primo albo di Diabolik. Pubblicato il 1° novembre 1962, “Il Re del Terrore” segnò l’inizio di una saga che avrebbe rivoluzionato il panorama fumettistico italiano. Tuttavia, dietro le quinte di questo successo si cela un mistero che ancora oggi intriga appassionati e studiosi: l’identità del disegnatore Angelo Zarcone, soprannominato “Il tedesco”.
Inizialmente, i disegni del primo numero di Diabolik furono attribuiti a un disegnatore sconosciuto. Solo successivamente si scoprì che dietro quelle tavole si celava Zarcone, un artista italiano di carnagione chiara, che negli anni sessanta aveva circa trent’anni. Il soprannome “Il tedesco” derivava dal suo abbigliamento, che ricordava quello dei turisti tedeschi, e dal fatto che si recava presso la redazione della casa editrice Astorina con un bambino biondo.
Zarcone viveva in una pensione e spesso consegnava le tavole in ritardo, nonostante avesse ricevuto il pagamento in anticipo. Questo comportamento costrinse Gino Sansoni e Pier Carpi ad appostarsi sotto la sua pensione per sollecitarlo a completare le tavole di Alboromanzo Vamp. Dopo aver consegnato le tavole di Diabolik, Zarcone sparì senza lasciare recapiti, rendendo impossibile per le sorelle Giussani rintracciarlo.
Nel 1982, in occasione del ventennale della testata, le sorelle Giussani assoldarono il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovare Zarcone, ma neanche lui ebbe successo. Il nome di Zarcone venne fatto per la prima volta nel 1992, ma per molto tempo fu noto solo il cognome del disegnatore. Nel 2005, Brenno Fiumali, che conobbe di persona Zarcone, ne disegnò due ritratti, chiarendo che il nome proprio del disegnatore era Angelo.
Una vita ricostruita
Nel 2019, un documentario diretto da Giancarlo Soldi, “Diabolik sono io”, ricostruì l’ipotetica vita di Zarcone dopo la cessazione della collaborazione con la testata. Nel 2024, il libro “Non sono stato io” di Gianni Bono e Raffaele Mangano, basato su testimonianze e documentazione inedite, rivelò che Zarcone era un pittore siciliano che si guadagnava da vivere vendendo i propri quadri. Alcuni dipinti firmati da Zarcone furono individuati sul mercato antiquario, e si scoprì che egli usava dare ai personaggi delle sue vignette le proprie sembianze o quelle di suoi conoscenti. Il mistero di Angelo Zarcone continua a suscitare curiosità e interesse. La sua figura enigmatica e la sua vita sfuggente aggiungono un fascino particolare alla storia del primo albo di Diabolik, rendendo questa vicenda una delle più affascinanti del mondo del fumetto italiano.
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disegno di Sergio Zaniboni
Diabolik, il celebre personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, è da sempre sinonimo di mistero, astuzia e avventura. Con il suo fascino oscuro e la sua abilità nel sfuggire alla legge, Diabolik rappresenta un antieroe che ha catturato l'immaginazione di generazioni di lettori. Tuttavia, dietro le sue imprese criminali, si cela un'opportunità unica per riflettere su temi di legalità e giustizia.
EducaComics Novara 2025: Un Festival tra Cultura e Sicurezza
La prima edizione di EducaComics Novara 2025 – Il Festival del Fumetto e della Legalità, si è recentemente svolta con grande successo. Promossa dalla Questura di Novara e dal Comune di Novara, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e il patrocinio della Provincia di Novara e del CST Novara VCO, l'iniziativa ha coniugato cultura e sicurezza, stimolando le relazioni sociali e promuovendo le buone prassi.
Ospite d’eccezione del festival è stato Diabolik, il celebre personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Con il suo fascino oscuro e la sua abilità nel sfuggire alla legge, Diabolik rappresenta un antieroe che ha catturato l'immaginazione di generazioni di lettori. Tuttavia, dietro le sue imprese criminali, si cela un'opportunità unica per riflettere su temi di legalità e giustizia.
Il Ruolo del Fumetto nella Società
Il fumetto è un potente mezzo di comunicazione che può veicolare messaggi importanti e sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali. Diabolik, con le sue storie avvincenti e i suoi colpi di scena, offre uno spunto per discutere di legalità, giustizia e moralità. Le sue avventure possono essere utilizzate per esplorare il confine tra bene e male, e per riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni.
Diabolik e la Giustizia
Nonostante sia un criminale, Diabolik è spesso visto come un personaggio con un proprio codice etico. Questo aspetto può essere utilizzato per discutere di giustizia e legalità in modo più complesso e sfumato. Le sue storie possono stimolare il dibattito su cosa significhi veramente essere giusti e su come la legge venga applicata nella società.
Diabolik, con il suo fascino e le sue avventure, offre un'opportunità unica per esplorare temi di legalità e giustizia attraverso il fumetto. Utilizzare le sue storie per educare e sensibilizzare il pubblico può contribuire a costruire una società più consapevole e rispettosa delle leggi. Attraverso il dialogo e la riflessione, possiamo imparare molto su cosa significhi veramente essere giusti e su come possiamo contribuire a un mondo migliore.
LA MAGIA DI JAMES CAMERON INVADE TORINO
TORINO – Se pensavate che il Museo Nazionale del Cinema di Torino fosse già un posto fantastico, preparatevi a rimanere a bocca aperta. La mostra “The Art of James Cameron” è un vero e proprio viaggio nella mente di uno dei più grandi registi del nostro tempo. E sì, è proprio lui, il mago dietro Titanic e Avatar, che ha deciso di condividere con noi comuni mortali il suo genio creativo. La mostra è suddivisa in aree tematiche, ognuna delle quali offre una prospettiva unica sull’immaginazione e la creatività di James Cameron.
Sognare ad occhi aperti: quando i sogni diventano blockbuster. Immaginate di poter vedere i primi scarabocchi di Cameron trasformarsi in capolavori cinematografici. Questa sezione della mostra vi farà sentire come se steste sbirciando nel diario segreto di un genio. Dai disegni ai concept art, è un po’ come vedere la ricetta segreta della Coca-Cola, ma molto più interessante. La macchina umana: cyborg e altre meraviglie. Se pensavate che i robot fossero solo roba da nerd, Cameron vi farà cambiare idea. Qui potete vedere i disegni e i prototipi delle macchine che hanno reso Terminator un’icona. E non preoccupatevi, non c’è rischio che uno di questi cyborg prenda vita e inizi a inseguirvi per il museo. O almeno, speriamo di no.
Esplorare l’ignoto: Cameron, il vero Indiana Jones. Cameron non si accontenta di esplorare solo il grande schermo. No, lui deve andare anche negli abissi oceanici e nello spazio. Questa sezione vi farà sentire come se steste partecipando a una spedizione con il Capitano Nemo. E chi lo sa, magari scoprirete che Cameron ha trovato Atlantide mentre girava Avatar.
Titanic: Viaggio nel tempo senza affondare. Se siete fan di Titanic, preparatevi a rivivere la magia del film. Costumi originali, oggetti di scena e ricostruzioni dettagliate del famoso transatlantico vi faranno sentire come se foste a bordo. E tranquilli, non c’è rischio di iceberg qui. Solo tanta nostalgia e un po’ di lacrime.
Creature: quando Cameron gioca a fare Dio. Dai xenomorfi di Aliens agli abitanti di Pandora, Cameron ha creato alcune delle creature più affascinanti del cinema. Questa sezione è un vero e proprio zoo di meraviglie. E la cosa migliore? Non dovete preoccuparvi di essere mangiati vivi. Al massimo, potreste rimanere incantati davanti a tanta bellezza.
Mondi indomiti: benvenuti nel futuro (e nel passato). L’ultima sezione della mostra vi trasporta nei mondi immaginari di Cameron. Con installazioni interattive e tecnologie 3D, è come fare un viaggio nel tempo e nello spazio senza muoversi da Torino. E sì, potete finalmente vedere da vicino quei paesaggi alieni che vi hanno fatto sognare.
Informazioni Utili
Data: fino al 16 giugno 2025.
Ora: Dalle 9.00 alle 19.00.
Luogo: Museo Nazionale del Cinema di Torino