MISTERI, ARTE E GIOCO DI RUOLO: LA PRECETTORIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO SI TRASFORMA IN UN’AVVENTURA MEDIEVALE. SABATO 14 GIUGNO
I Misteri di Ranverso – La traccia della tentazione è un’avventura di gioco di ruolo ambientata nella Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, tra arte gotica e misteri medievali. Ispirato a Il nome della Rosa, il gioco coinvolge i partecipanti in un’indagine senza finale prestabilito, dove ogni scelta può cambiare il corso della storia. Un’esperienza immersiva che unisce cultura, narrazione e gioco, promossa da Departments & Dragons (UniTo), Grumpy Bear Editore
BUTTIGLIERA ALTA – In un connubio affascinante tra storia e immaginazione, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso apre le sue porte a un’esperienza unica nel suo genere: un’avventura di gioco di ruolo ambientata nel cuore del Medioevo, tra le mura gotiche di uno dei complessi monumentali più suggestivi del Piemonte. Ispirata all’atmosfera de Il nome della Rosa, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il progetto Departments & Dragons dell’Università degli Studi di Torino e l’editore Grumpy Bear, portando in scena Rosewood Abbey, il gioco di ruolo ideato da Kalum e basato sul sistema narrativo Carved from Brindlewood (PbtA). In questo sistema, i misteri non hanno un finale prestabilito: sono i giocatori, con le loro scelte e intuizioni, a scrivere il destino della storia.
L’avventura, intitolata I Misteri di Ranverso – La traccia della tentazione, prende il via da un enigmatico ritrovamento: una strana impronta scoperta proprio il giorno di Sant’Antonio. Mentre il maestro Giacomo Jaquerio, celebre pittore di corte, si aggira affascinato nella cappella, il precettore Jean de Montchenu si mostra inquieto. Attorno a loro si muove un cast di personaggi affascinanti e misteriosi: Benedetto Scorticano, il serafico norcino; Frère Thibaut de Saint-Lô, l’ospitaliere misurato; Isabeau La Forest, la silenziosa serva della corsia; Fratello Bonaventura degli Orli, l’erborista meticoloso; Luciana della Ronza, la tenace capraia; e Messer Oltramontano de’ Sordi, il laconico pellegrino.
Il gioco di ruolo si rivela qui uno strumento potente: attraverso la finzione e l’interazione, permette di esplorare emozioni, comportamenti e dinamiche sociali, stimolando creatività, memoria e capacità di problem solving. Inserito in un contesto storico-artistico come quello di Ranverso, il gioco diventa anche un modo straordinario per vivere e comprendere in maniera immersiva gli spazi della Precettoria, trasformandola in un vero e proprio teatro dell’immaginazione.
Data: Sabato 14 giugno 2025.
Ora: 11:30 – Benvenuto e visita guidata alla Precettoria. 13:00 – Pranzo al sacco nel chiostro (a cura dei partecipanti). 14:00 – Inizio della partita a Rosewood Abbey. 18:00 – Conclusione dell’evento.
La partecipazione è inclusa nel biglietto d’ingresso, ma è necessaria la prenotazione al seguente link: https://pretix.eu/MAO-L5A/ahsqe/.
durante una giornata dedicata alla famiglia Dal Pozzo e al patrimonio piemontese, è stato conferito un riconoscimento a Paolo Zaniboni, Presidente dell’Associazione culturale Sergio Zaniboni, per il suo impegno nella promozione del fumetto e nella valorizzazione dell’eredità artistica del padre. Un tributo alla cultura come memoria viva e condivisa.
Reano (TO), 1 giugno 2025 – Una giornata speciale ha animato la cittadina di Reano, trasformandola in un punto d’incontro tra storia, arte e identità locale. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Internazionale Regina Elena OdV e dal Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, ha reso omaggio alla figura del Conte Francesco Michelangelo Dal Pozzo e al significativo acquisto del Palazzo Cisterna da parte del figlio, il Principe Giacomo Maurizio, avvenuto nel 1685.
La giornata è iniziata con un momento di grande suggestione presso la Cappella della Pietà, dove i partecipanti hanno potuto ammirare una selezione di dipinti cinquecenteschi, autentiche gemme dell’arte tardo-rinascimentale toscana. Un’occasione per immergersi nella bellezza e nella spiritualità di un’epoca lontana, ma ancora viva nel patrimonio artistico del territorio.
Successivamente, la cerimonia si è spostata nella Sala Consiliare del Municipio, dove si sono alternati interventi istituzionali e culturali. Tra i protagonisti, il Sindaco di Reano Piero Troielli, rappresentanti dei comuni storicamente legati alla famiglia Dal Pozzo e membri dell’Associazione Regina Elena. Andrea Carnino, Vice Segretario Amministrativo Nazionale, ha raccontato con passione il profondo legame tra la nobile casata e la comunità reanese, sottolineando l’importanza di custodire e valorizzare la memoria storica.
Uno dei momenti più emozionanti della giornata è stato dedicato al riconoscimento di tre eccellenze reanesi, premiate per il loro straordinario contributo alla comunità. Si tratta di realtà e persone che, con il loro operato quotidiano, rappresentano un esempio concreto di dedizione, solidarietà e amore per il territorio.
Il Servizio Emergenza Anziani (SEA) ha ricevuto un attestato di benemerenza per il suo instancabile lavoro a favore delle persone più fragili. Da anni, i volontari del SEA offrono assistenza, compagnia e supporto agli anziani del paese, diventando un punto di riferimento insostituibile per molte famiglie. Il loro impegno, spesso silenzioso ma costante, è una testimonianza viva di come la solidarietà possa trasformarsi in un vero e proprio presidio di umanità.
Laura Audagnotti, figura molto amata e stimata nella comunità, è stata premiata per il suo ruolo attivo nella promozione della cultura e della coesione sociale. Con passione e determinazione, ha dato vita a numerose iniziative che hanno coinvolto cittadini di tutte le età, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza e a mantenere vive le tradizioni locali. Il suo operato è un esempio di come l’impegno civico possa diventare motore di crescita collettiva.
Paolo Zaniboni, Presidente dell’Associazione culturale Sergio Zaniboni, ha ricevuto un riconoscimento per il suo lavoro nella valorizzazione della cultura visiva e del fumetto. Attraverso l’associazione intitolata al padre, il celebre disegnatore Sergio Zaniboni, Paolo ha saputo trasformare l’eredità artistica familiare in un progetto culturale dinamico e partecipato. Mostre, laboratori e incontri hanno reso l’associazione un punto di riferimento per appassionati e giovani talenti, dimostrando come la memoria artistica possa diventare un ponte tra generazioni.
Questi riconoscimenti non sono solo premi simbolici, ma veri e propri attestati di gratitudine da parte della comunità, che ha voluto celebrare chi, con discrezione e costanza, contribuisce ogni giorno a rendere Reano un luogo più solidale, vivace e culturalmente ricco.
L’iniziativa, aperta al pubblico, ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e dei Comuni di Valsangone, Reano, Grinzane Cavour e Cisterna d’Asti. Una giornata che ha saputo unire memoria storica, cultura e senso di comunità, lasciando un segno profondo nel cuore dei partecipanti.
SALONE DEL LIBRO DI TORINO: PAROLE, PERSONE E PADIGLIONI. UN’EDIZIONE RECORD
Il Salone del Libro di Torino 2025 si è concluso con grande partecipazione e vivacità culturale. L’edizione ha offerto un programma ricco, diffuso tra Lingotto e città, con un tema che ha invitato alla leggerezza senza rinunciare alla profondità. Un evento riuscito, tra entusiasmo, incontri e qualche inevitabile stanchezza.
SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2025: PAROLE, PERSONE E PADIGLIONI. UN’EDIZIONE DA RECORD
Dopo cinque giorni intensi, il Salone Internazionale del Libro di Torino ha chiuso i battenti. L’edizione 2025, ospitata come sempre al Lingotto Fiere dal 15 al 19 maggio, ha registrato 231.000 presenze, superando le già ottime cifre del 2024. Un risultato che conferma la centralità dell’evento nel panorama culturale italiano ed europeo, e che dimostra come, nonostante tutto, la gente abbia ancora voglia di libri, parole e incontri. E anche una certa resistenza fisica.
NUMERI IN CRESCITA
Il tema di quest’anno, “Le parole tra noi leggere”, ha ispirato un programma che di leggero aveva solo il titolo. Gli eventi sono stati oltre 2.500 all’interno del Lingotto, a cui si sono aggiunti 800 appuntamenti diffusi in città grazie al Salone Off. Un vero e proprio assedio culturale, che ha trasformato Torino in un laboratorio letterario a cielo aperto. Le parole, insomma, hanno camminato parecchio. E con loro anche i visitatori, che si sono mossi tra 977 spazi espositivi e 70 sale, spesso con l’agilità di chi ha imparato a orientarsi tra padiglioni, code e presentazioni sovrapposte.
Rispetto al 2024, che aveva già segnato un ritorno in grande stile con 222.000 presenze, l’edizione 2025 ha rilanciato con decisione. Non si è trattato di una rivoluzione, ma di un’espansione coerente e ambiziosa. Il Salone ha mantenuto la sua struttura, ma ha ampliato l’offerta, puntando su una programmazione ancora più ricca e su una partecipazione più diffusa. L’atmosfera è stata quella di una festa della cultura, ma con l’organizzazione di una fiera internazionale. E con la resistenza di chi, pur di non perdersi nulla, ha affrontato file, cambi di sala e maratone di incontri.
TEMA E SEZIONI: PAROLE LEGGERE, MA NON TROPPO
Le otto sezioni tematiche – Arte, Cinema, Crescere, Editoria, Informazione, Leggerezza, Romance e Romanzo – hanno offerto percorsi trasversali e stimolanti. Ogni sezione ha avuto una sua voce, un suo pubblico, un suo ritmo. Dalla riflessione sull’informazione contemporanea alle nuove forme del romanzo, passando per il dialogo tra letteratura e cinema, il Salone ha dimostrato di saper parlare a tutti, senza perdere profondità. Anche la sezione “Leggerezza”, apparentemente la più eterea, ha saputo sorprendere con contenuti tutt’altro che frivoli.
CONFRONTO CON IL 2024: CONTINUITÀ E AMBIZIONE
Il confronto con il 2024 è inevitabile. L’anno scorso il Salone aveva ospitato nomi di altissimo profilo, da Salman Rushdie a Orhan Pamuk, da Abdulrazak Gurnah a Elizabeth Strout. Quest’anno, pur senza puntare tutto sui grandi nomi, l’evento ha scelto di valorizzare la pluralità delle voci, dando spazio a scrittori emergenti, editori indipendenti e nuove forme di narrazione. Una scelta che ha premiato la qualità e la varietà, e che ha reso l’esperienza ancora più dinamica.
Il Salone Off, come sempre, ha fatto la sua parte. Con 800 eventi sparsi per la città, ha portato la cultura fuori dai padiglioni, nelle biblioteche, nelle scuole, nei bar, nei cortili. Un modo per ricordare che il libro non è solo un oggetto da acquistare, ma un’occasione di incontro, di scambio, di comunità. E anche un modo per coinvolgere chi, magari, non avrebbe mai messo piede al Lingotto.
CONCLUSIONE: STANCHI MA FELICI
Il Salone del Libro 2025 si chiude quindi con un bilancio più che positivo. Non solo per i numeri, ma per l’energia che si è respirata. Certo, le borse sono più pesanti, le gambe un po’ stanche e la voce di qualche relatore forse da recuperare. Ma la sensazione generale è quella di aver partecipato a qualcosa di vivo, di necessario, di bello. Ora non resta che riposare, leggere i libri comprati (o almeno provarci), e iniziare a contare i giorni che mancano al prossimo maggio.
IL FUMETTO AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2025: TRA MEMORIA, EMOZIONI E NUOVE VISIONI
Al Salone del Libro 2025, il fumetto è protagonista come linguaggio potente e trasversale, capace di raccontare memoria, emozioni e realtà contemporanea. Tra graphic novel civili, introspezioni, noir urbani e novità editoriali, il fumetto si conferma voce centrale della cultura.
TORINO – Il Salone del Libro di Torino 2025 ha aperto le sue porte, e il fumetto si conferma protagonista non solo come genere narrativo, ma come linguaggio trasversale, capace di raccontare il presente, rileggere il passato e immaginare il futuro. In linea con il tema di quest’anno, “Le parole tra noi leggere”, le storie a fumetti si presentano con una leggerezza solo apparente: dietro le nuvolette si nascondono riflessioni profonde, emozioni complesse e sguardi critici sulla realtà.Il fumetto al Salone del Libro di Torino 2025
Uno dei fili conduttori più evidenti sarà quello della memoria civile. Tra le opere in evidenza, Il diario di Adelaide di Gianfranco Manfredi riporta alla luce figure dimenticate della storia italiana, come Adelaide Aglietta, prima donna a guidare il Partito Radicale, in un graphic novel ambientato nella Torino degli anni di piombo. Il fumetto diventa così strumento di testimonianza e impegno. Accanto alla memoria, ci sarà spazio per l’introspezione e le relazioni umane. Alberto Madrigal, con Dovevo dirti una cosa, esplora il silenzio che si insinua tra due persone che si amano ma non riescono più a comunicare. Una storia delicata, fatta di sguardi e pause, che molti lettori riconosceranno come familiare.
Non mancheranno i racconti più cupi e simbolici, come Il diavolo di Smiling Woods di Jacopo Starace, un thriller psicologico che mescola mistero, natura e inquietudine, ambientato in una foresta viva e ostile. Un’opera che richiama le atmosfere di Twin Peaks, ma con una voce tutta italiana. E poi c’è la città, con le sue contraddizioni. In Una notte da rider, Arlen ci conduce in una Torino notturna e surreale, dove un giovane fattorino si ritrova coinvolto in un giro criminale. Un noir urbano che riflette sulla precarietà e sull’alienazione del lavoro contemporaneo.
Gli editori si preparano a presentare alcune delle loro uscite più attese. BAO Publishing si conferma protagonista con tre titoli molto diversi tra loro, ma accomunati da una forte identità visiva e narrativa. Coconino Press, invece, punta su Celeste di Chloé Cruchaudet, una biografia illustrata della governante di Marcel Proust, che offre uno sguardo inedito sulla Parigi letteraria di inizio Novecento. Infine, Altan torna con una raccolta definitiva delle sue storie più irriverenti, Bulle e pupi, che ripercorre la sua carriera dagli esordi in Brasile fino alle ultime vignette. Un omaggio a uno dei maestri del fumetto italiano, capace di far ridere e riflettere con una sola battuta.
TORINO SI PREPARA AD ACCOGLIERE LA XXXVII EDIZIONE DEL SALONE DEL LIBRO DAL 15 AL 19 MAGGIO
Dal 15 al 19 maggio 2025, Torino ospita la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, con il tema “Le parole tra noi leggere”. L’evento propone otto sezioni tematiche e promette cinque giorni ricchi di incontri, cultura e novità editoriali.
Torino si appresta a diventare, ancora una volta, la capitale italiana della cultura e dell’editoria con l’inizio della XXXVII edizione del suo celebre Salone Internazionale del Libro. L’appuntamento, atteso da lettori, autori, editori e addetti ai lavori, si terrà dal 15 al 19 maggio 2025, promettendo cinque giorni intensi di incontri, presentazioni, dibattiti e scoperte letterarie. Il tema centrale di questa edizione sarà “Le parole tra noi leggere”. Un’espressione evocativa che suggerisce un’esplorazione della leggerezza non come superficialità, ma come agilità del pensiero, capacità di connettersi con gli altri in modo fluido e profondo, e come antidoto alla pesantezza del mondo. Un invito a riscoprire la potenza delle parole che uniscono, che aprono orizzonti e che, nella loro apparente semplicità, possono veicolare significati profondi. Tra le novità più significative di questa edizione spicca la divisione del Salone in otto sezioni tematiche, pensate per offrire ai visitatori un percorso più mirato e per valorizzare la ricchezza e la diversità del panorama editoriale contemporaneo. Le otto sezioni saranno dedicate a: arte, cinema, crescere, editoria, informazione, leggerezza, romance, romanzo. Questa nuova suddivisione mira a rendere l’esperienza del Salone ancora più ricca e coinvolgente, permettendo ai visitatori di orientarsi più facilmente tra le numerose proposte e di approfondire i temi di loro interesse.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino aprirà i battenti al pubblico con i seguenti orari:
Giovedì 15 maggio: 10.00 – 20.00
Venerdì 16 maggio: 10.00 – 21.00
Sabato 17 maggio: 10.00 – 21.00
Domenica 18 maggio: 10.00 – 20.00
Lunedì 19 maggio: 10.00 – 20.00
L’edizione 2025 si preannuncia come un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano i libri e la cultura, un’occasione per immergersi nel mondo delle “parole tra noi leggere” e per vivere cinque giorni di intensa passione letteraria nel cuore di Torino. Restano ora da scoprire gli ospiti d’onore, il programma completo degli eventi e le ulteriori sorprese che la XXXVII edizione del Salone del Libro ha in serbo per il suo pubblico. L’attesa è già palpabile.
IL QUARTO MAGGIO SIA CON TE: STAR WARS DAY
Il “quarto maggio” è il giorno in cui la galassia di Star Wars prende vita nel nostro mondo. Non è solo una data, ma un gioco di parole: in inglese “May the Fourth” suona come “May the Force”, la celebre frase Jedi. Tradurlo come “quarto maggio” invece di “4 maggio” rende omaggio a questa assonanza anche in italiano, mantenendo il legame tra la data e la Forza. È una festa nata dai fan, che ogni anno celebrano con eventi, costumi e maratone una saga che ha unito generazioni.
CINEMA – Il quattro maggio risplende come un faro per milioni di cuori in tutto il mondo. Non è una festività segnata da fuochi d’artificio istituzionali o parate ufficiali, ma un giorno intriso di un’energia vibrante, alimentata dalla passione sconfinata per una saga che ha trasceso il semplice intrattenimento. È il giorno in cui la galassia di Star Wars si manifesta con forza nella nostra realtà, unendo fan di ogni età e provenienza in una celebrazione condivisa. L’origine di questa giornata speciale è semplice e geniale al tempo stesso: un’eco sonora che lega indissolubilmente la data del calendario alla più iconica delle benedizioni Jedi: “May the Force be with you“. Un’assonanza fortuita che ha acceso la scintilla di un’idea, trasformando un giorno qualunque in un appuntamento imperdibile per gli amanti di Luke Skywalker, Darth Vader e di tutte le creature straordinarie che popolano quella galassia lontana, lontana.
Lo Star Wars Day non è stato creato da un’astuta mossa di marketing, ma è germogliato spontaneamente dal cuore pulsante della sua fanbase. Sono stati i fan, con la loro dedizione incrollabile e la loro fervente immaginazione, a eleggere il quattro maggio come il loro giorno sacro. Un’occasione per esprimere apertamente un amore che spesso va oltre la semplice visione di un film, toccando corde profonde di avventura, amicizia, lealtà e la perenne lotta tra il bene e il male. Online, i forum e i social media si trasformano in un vivace crocevia di auguri, ricordi e creazioni originali. Le prime timide celebrazioni si sono evolute in eventi globali, dalle proiezioni speciali nei cinema ai raduni in costume che animano le piazze, creando un senso di appartenenza unico e potente. In quel giorno, i confini geografici si annullano, e ci si sente parte di una comunità vasta e accogliente, legata da un filo invisibile di passione stellare.
Il quattro maggio è un caleidoscopio di iniziative creative e partecipative. Le maratone cinematografiche diventano rituali collettivi, dove si rivivono le emozioni di ogni capitolo della saga, spesso in compagnia di amici e familiari. Le mostre di oggetti da collezione svelano tesori gelosamente custoditi, testimoni di un amore che dura nel tempo. Gli incontri con attori e artisti offrono l’opportunità di connettersi in modo più diretto con il mondo di Star Wars. È un giorno in cui la fantasia sconfina nella realtà: le spade laser giocattolo tornano a sfrecciare, i costumi vengono indossati con orgoglio e le citazioni celebri risuonano nell’aria. È un momento per onorare l’eredità di George Lucas e per celebrare l’impatto culturale di un’opera che continua a ispirare nuove generazioni di sognatori e avventurieri.
L’Eredità della Forza
Il quattro maggio è più di una semplice ricorrenza; è un’affermazione di un legame profondo e duraturo con una storia che ci ricorda l’importanza della speranza, del coraggio e della fede nei propri ideali. In quel semplice augurio che risuona ovunque, “May the fourth be with you”, si cela un messaggio universale di forza interiore e di connessione con qualcosa di più grande di noi. Mentre la giornata volge al termine, l’eco di questa celebrazione continua a vibrare nei cuori dei fan. È un promemoria che la Forza, in tutte le sue sfaccettature, è un’energia che ci circonda e ci lega, proprio come lega gli eroi e i ribelli di una galassia lontana. E così, con lo sguardo rivolto alle stelle, l’augurio si rinnova, portando con sé la promessa di nuove avventure e l’immortale speranza che la Forza sia con noi, sempre.
LA MAGIA DI JAMES CAMERON INVADE TORINO
La mostra “The Art of James Cameron” al Museo Nazionale del Cinema di Torino è un viaggio immersivo nell’universo creativo del celebre regista. Suddivisa in sezioni tematiche, esplora i suoi schizzi iniziali, i cyborg di Terminator, le esplorazioni sottomarine e spaziali, i set di Titanic, le creature di Aliens e Avatar, e i mondi futuristici da lui immaginati. Un’esperienza interattiva e affascinante per scoprire il genio visionario di Cameron.
TORINO – Se pensavate che il Museo Nazionale del Cinema di Torino fosse già un posto fantastico, preparatevi a rimanere a bocca aperta. La mostra “The Art of James Cameron” è un vero e proprio viaggio nella mente di uno dei più grandi registi del nostro tempo. E sì, è proprio lui, il mago dietro Titanic e Avatar, che ha deciso di condividere con noi comuni mortali il suo genio creativo. La mostra è suddivisa in aree tematiche, ognuna delle quali offre una prospettiva unica sull’immaginazione e la creatività di James Cameron.
Sognare ad occhi aperti: quando i sogni diventano blockbuster. Immaginate di poter vedere i primi scarabocchi di Cameron trasformarsi in capolavori cinematografici. Questa sezione della mostra vi farà sentire come se steste sbirciando nel diario segreto di un genio. Dai disegni ai concept art, è un po’ come vedere la ricetta segreta della Coca-Cola, ma molto più interessante. La macchina umana: cyborg e altre meraviglie. Se pensavate che i robot fossero solo roba da nerd, Cameron vi farà cambiare idea. Qui potete vedere i disegni e i prototipi delle macchine che hanno reso Terminator un’icona. E non preoccupatevi, non c’è rischio che uno di questi cyborg prenda vita e inizi a inseguirvi per il museo. O almeno, speriamo di no.
Esplorare l’ignoto: Cameron, il vero Indiana Jones. Cameron non si accontenta di esplorare solo il grande schermo. No, lui deve andare anche negli abissi oceanici e nello spazio. Questa sezione vi farà sentire come se steste partecipando a una spedizione con il Capitano Nemo. E chi lo sa, magari scoprirete che Cameron ha trovato Atlantide mentre girava Avatar.
Titanic: Viaggio nel tempo senza affondare. Se siete fan di Titanic, preparatevi a rivivere la magia del film. Costumi originali, oggetti di scena e ricostruzioni dettagliate del famoso transatlantico vi faranno sentire come se foste a bordo. E tranquilli, non c’è rischio di iceberg qui. Solo tanta nostalgia e un po’ di lacrime.
Creature: quando Cameron gioca a fare Dio. Dai xenomorfi di Aliens agli abitanti di Pandora, Cameron ha creato alcune delle creature più affascinanti del cinema. Questa sezione è un vero e proprio zoo di meraviglie. E la cosa migliore? Non dovete preoccuparvi di essere mangiati vivi. Al massimo, potreste rimanere incantati davanti a tanta bellezza.
Mondi indomiti: benvenuti nel futuro (e nel passato). L’ultima sezione della mostra vi trasporta nei mondi immaginari di Cameron. Con installazioni interattive e tecnologie 3D, è come fare un viaggio nel tempo e nello spazio senza muoversi da Torino. E sì, potete finalmente vedere da vicino quei paesaggi alieni che vi hanno fatto sognare.
Informazioni Utili
Data: fino al 16 giugno 2025.
Ora: Dalle 9.00 alle 19.00.
Luogo: Museo Nazionale del Cinema di Torino